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Gianni Parise.
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Per noi è sempre più chiaro che la Direzione e le strutture centralizzate del PD sono al contempo freno ad ogni significativo rinnovamento e causa degli incredibili e ripetuti errori di strategie e scelte politiche.
Per questo facciamo una proposta indifferibile, semplice e democratica per restituire agli iscritti il controllo del Partito Democratico.
O. d. g. dei Circoli di Annone Veneto, Gruaro e Pramaggiore Ottobre 2013
Alla luce delle discussioni emerse tra i sottoscrittori e sostenitori sia nei mesi scorsi che durante questi Congressi, viene messo ai voti il seguente o. d. g..
Riteniamo necessarie e inderogabili in quanto poco compatibili con un partito che si definisce “Democratico e riformatore” le seguenti questioni:
1- Lo Statuto è “la nostra legge”, ce lo siamo dati liberamente e democraticamente. Non può essere che, a cominciare da molti dirigenti nazionali, lo si usa come un elastico modificando o non rispettando quanto in esso stabilito. L’esempio del Segretario anche candidato alla Presidenza del Consiglio è il più lampante; se così si è deciso così si faccia. Se non si è più d’accordo, prima si votano le nuove regole e dopo, solo dopo, si applicano quelle nuove. Il Partito Democratico e suoi dirigenti storici hanno già dimostrato di avere la memoria corta o furba.
2- Gli organismi periferici e nazionali devono essere molto meno numerosi. L’Assemblea nazionale di 1.000 componenti è una assurdità, così come quelle regionali e provinciali (la nostra di oltre 380 e la Direzione di oltre 110) non sono prova di democrazia ma di megalomania, facile poi da manipolare dall’alto. La prima riprova è che non si riesce quasi mai a raggiungere il numero legale, spesso si finisce tardissimo con interventi poco controllati dove alla fine arriva un numero ristretto di presenti.
3- L’art. 15 dello Statuto va così modificato: “negli organismi decisionali territoriali, nazionali, regionali e provinciali i circoli o i loro rappresentanti devono avere la maggioranza degli aventi diritto al voto”. Questo eviterà quanto successo finora e cioè che la struttura del PD, di fatto in molti casi autoeletta e autoreferenziata, non risponde che a se stessa. Dobbiamo sapere delegare nostri rappresentanti capaci, impegnati e affidabili e poterli revocare qualora non rispettino il mandato o non abbiano più la fiducia degli iscritti.
La convinzione della necessità di questi interventi è così forte da farne una condizione di permanenza in carica dei nostri segretari di circolo, come è stato detto più volte ai Colleghi di partito in altre occasioni.
Esito della votazione: approvato alla unanimità.. -
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https://www.veneziatoday.it/cronaca/tuffo-...gosto-2021.html
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forse pubblicizzare che le fogne scaricano nei canali fungerebbe da deterrente.